Silvana Stremiz – Vita
Gli impostori sono una brutta razza, appartengono “agli infidi”.
Gli impostori sono una brutta razza, appartengono “agli infidi”.
Possa io fare della mia vita qualcosa di semplice e diritto, come un flauto di canna che il Signore riempie di musica?
Sono nata sulla terra, vicino al mare con alle spalle le montagne, mi lascio coltivare dalla vita, accolgo ogni goccia delle mie lacrime per irrigarla e affido alle alte vette le mie preghiere.
Guarda il mondo, amalo… il mondo ti amerà.
Alcune ferite sono troppo profonde per essere curate.
Capirò mai cosa voglio fare veramente nella mia vita? Quando ti passa un occasione d’oro tra le mani, l’occasione che aspettavi da tempo e che può cambiarti il futuro, l’occasione che sognavi e che invidi a tutti quelli che l’hanno avuta prima di te e che tu, ora, non puoi cogliere perché non hai avuto la pazienza di aspettare e ti sei buttato sul primo tram che passava per la paura di perdere il treno alla stazione… come reagire? Mollare tutto, lasciare la strada semplice per la difficile, oppure arrendersi? Cosa scegliere tra coraggio e coerenza? Ma, guardando dentro me stessa, quell’occasione che vorrei cogliere con tutte le mie forze, la desidero veramente? Voglio davvero mollare tutto e partire, oppure è solo un desiderio effimero, un capriccio dovuto alla paura di non aver imboccato abbastanza strade, anche se non mi avrebbero condotto da nessuna parte?
Sii te stessa…Queste sono le parole che ti sentirai ripetere più spesso.Paradossalmente è la cosa più difficile da realizzare: ci sono tante interferenze intorno a noi. C’è l’educazione, la civiltà in cui siamo cresciute, che abbiamo respirato da prima di nascere e ci ha condizionato da sempre; ci sono delle regole da seguire, che a volte ci limitano, che a volte vorremmo infrangere, ma con cui dobbiamo invece invariabilmente fare i conti. Ci sono le persone che ci circondano, che hanno delle aspettative, molte aspettative su di noi, e che potrebbero rimanere deluse quando non addirittura scioccate da alcune nostre scelte, o potrebbero non condividerle o non capirle, o rimanerne offese o ferite. Ci sono le nostre abitudini personali, così radicate e così forti, le nostre routines che ci danno tale sicurezza che noi per prime facciamo fatica a lasciare. E infine ci sono le nostre personalissime paure, così potenti e così insidiose, spesso camuffate dietro a tutto il resto, dietro a tutte le scuse e gli alibi che adduciamo per non fare ciò che vorremmo.