Silvana Stremiz – Vita
Ognuno ha il proprio senso del giusto ma il giusto ha un “solo significato”.
Ognuno ha il proprio senso del giusto ma il giusto ha un “solo significato”.
La vita è una lotta continua chi si arrende è perduto. Se la vita è un lungo viaggio la meta è la ricerca interiore.Una Ricerca che ci pone delle domande: e chiederci: chi siamo, e dove stiamo andando, per che esiste la vita. Domande, a cui, spesso, non si trova mai una risposta. Oppure ci vengono rivelate, solo quando osserviamo un semplice fiore che sboccia in Primavera. Oppure ci vengono date, attraverso la ricerca del significato della vita e del valore che in essa è racchiuso. Certe volte è sufficiente guardare il sorriso di un bambino felice che gioca. Tutto dipende da noi e dalla nostra sensibilità, dalla nostra curiosità: di scoprire questo meraviglioso sogno che si chiama vita.
La vita non necessita di essere mutilata per essere pura.
Il tempo è fortuna.
Vivo per la pace e l’armonia ma non avrei alcuna titubanza ad uccidere per l’onore della mia anima.
Siamo il frutto di un guerra tra mondi, per quello odiamo odiamo la violenza, se veniamo da una guerra e scappiamo dal nostro passato come potremmo continuare a girare per le nostre strade con le armi? Abbiamo abbandonato i vecchi passi perché erano troppo pesanti per la terra che volevamo calpestare e sarebbe intelligente tornare ad indossare quelle scarpe? Sappiamo che la pace è tutto, e sapevamo che per raggiungerla avremmo dovuto intraprendere una lotta all’ultimo sangue con noi stessi, ma è così per tutto il resto, chi vuole trovare dentro di se l’amore è costretto a sconfiggere sul campo l’odio, chi ama sentire i profumi deve eliminare gli odori fastidiosi. Quindi veniamo da una guerra, ma rivelerò di più, veniamo da una guerra dove siamo i diretti sconfitti, avremmo dovuto continuare ad ucciderci? No, allora abbiamo gettato la spugna. Siamo tornati sul campo e c’era solo la pace, e da quel giorno non sentiamo più il bisogno di fuggire da nulla.
La giovinezza non è un periodo della vita, e uno stato d’animo, che consiste una certa forma della volontà. In una disposizione dell’immaginazione, in una forza emotiva nel prevalere dell’audacia sulla timidezza, della sete dell’avventura, sull’amore per le comodità. Non si invecchia per il semplice fatto di aver vissuto un certo numero di anni, ma solo quando si abbandonano i propri ideali. Se gli anni tracciano i loro solchi sul corpo, le rinunce all’entusiasmo li traccia sull’anima. Essere giovane significa conservare a sessanta, a settant’anni, l’amore del meraviglioso, lo stupore per le cose sfavillanti e i pensieri luminosi, le sfide intrepide lanciate agli avvenimenti, il desiderio insaziabile del fanciullo per tutto ciò che è nuovo, il senso del lato piacevole e lieto dell’esistenza. Resterete giovani finché il vostro cuore saprà riceve i messaggi di bellezza, di audacia, di coraggio, di grandezza, di forza che vi giungono dalla terra da un uomo o dall’infinito. Quando tutte le fibre del vostro cuore saranno spezzate e su di esso si saranno accumulate le nevi del pessimismo e il ghiaccio del cinismo è solo allora che diverrete vecchi e possa Iddio aver pietà della vostra anima.