Alexandre Cuissardes – Vita
Già si accettano male le sconfitte subite da chi è più forte, figurarsi quelle quasi quotidiane subite da chi è peggiore di noi.
Già si accettano male le sconfitte subite da chi è più forte, figurarsi quelle quasi quotidiane subite da chi è peggiore di noi.
Solo chi supera i propri limiti può considerarsi degno di vivere, gli altri sono inutili.
Mi sembrava che solo le cose brutte avessero una loro consistenza permanente, che quelle belle tendessero dissolversi con una rapidità imprevedibile.
La vita potrebbe essere divisa in tre fasi: rivoluzione, riflessione e televisione. Si comincia con il voler cambiare il mondo e si finisce col cambiare i canali.
Il problema è che ci aspettiamo troppo dal destino. Che faccia tutto al posto nostro. Il compito del destino invece è solo quello di fornire occasioni. Prenderle o lasciarle tocca soltanto a noi.
Tra vivere e funzionare preferisco funzionare, fa soffrire meno di vivere.
L’uomo inizia la sua carriera con l’amore solitario, sognando però quello a due, pari, lui e lei. Quando lo ha trovato però, spesso passa all’amore dispari, a tre, lui, lei, l’amante. E rischia di tornare al punto di partenza, all’amore solitario.