Milly Galati – Vita
Chi è spettatore della propria vita di norma è anche protagonista della propria tragedia.
Chi è spettatore della propria vita di norma è anche protagonista della propria tragedia.
E un altro giorno è andato,la sua musica ha finitoquanto tempo è ormai passato e passerà.Tu canti nella strada frasi a cui nessuno badail domani come tutto se ne andrà.Ti guardi nelle mani e stringi il vuotose guardi nelle tasche troveraigli spiccioli che ieri non avevi maiil tempo andato non ritornerà.
Ed era quel momento quello che preferivo io. Amavo il leggero suono dell’aria quando piano piano, a voce sempre più bassa se ne andava la musica e noi potevamo tornare a respirare i nostri passi scanditi da un qualcosa di strano. Mi veniva la pelle d’oca quando potevo respirare aria pulita e da buon schiavo della natura, facevo si che essa sorpassasse il rumore delle mie sofferenze con i propri mormorii.
La quantità di desideri di una persona è determinata dalla qualità della vita che gli è stata imposta.
Appena nati piangiamo per essere venuti in questo vasto teatro di pazzi.
Fatevene una ragione: la ragione dei miei ragionamenti non è quella di esporre le mie ragioni per farmi dare ragione, ma solo per stimolare le ragioni arrugginite a ragionare.
Fosse anche l’ultima cosa che faccio, vivrò. Potranno criticarmi, ferirmi, insultarmi, abbandonarmi, ma non riusciranno a togliermi la voglia di vivere.