Giampiero Piovesan – Vita
Chi ben vive, mal muore. Chi mal vive, sente sempre il cuor morire.
Chi ben vive, mal muore. Chi mal vive, sente sempre il cuor morire.
La vita: destino o coincidenze? Coincidenze predestinate o fatalità casuali.
Molte volte la vita è un intreccio indefinibile, un labirinto dove neanche i più abili hanno la possibilità di rintracciare la strada giusta. Ci sono strade senza sbocco, muri erti irraggiungibili, pareti indistruttibili, giacigli inespugnabili, strade che non conducono da nessuna parte, altre ancora in luoghi sbagliati, dove gli errori e le sconfitte, avanzano imperturbabili. Ma si deve andare avanti comunque, per imboccare in qualche modo il sentiero adeguato a noi, giusto o sbagliato che sia, l’importante che abbia un’uscita. Uno spiraglio di luce che ci conduca alla realtà, adeguata o non adeguata che sia, l’importante è riprendere in mano la strada chiamata speranza, con la consapevolezza di noi, con la lucidità delle nostre possibilità, e scelte, perché anche il labirinto più insidioso e difficoltoso ha sempre una via d’uscita e una strada che si chiama esistenza da percorrere con coraggio senza fine.
Spesso la vita ci respinge, ci beffa, oppure scorre su un canale parallelo. Si parla sovente di un prolungamento, peraltro già in atto, della stessa. Questo fattore è importante al fine di curare ancora le proprie piaghe, di correggersi, di rischiarare le nostre zone oscure.
Lo specchio Non mente mai. A volte ti tira fuori l’anima. Si sa che degli specchi non ci si può fidare, perche mostrano la realtà o forse ne mostrano più di quanto una qualsiasi persona voglia vedere.
La vita è tortuosa, tant’è che io penso sia un’uragano buono, perché devasta, ma si può sempre ricominciare: gli istanti vissuti divengono altri istanti. È un divenire sorprendente.
Viviamo senza conoscerne il perchè eppure viviamo.