Daniela Aspa – Vita
C’è stato un tempo in cui tutto stupiva. Mancava qualsiasi cosa, ma c’era tutto, ora i miei occhi vedono gente nutrirsi dai cassonetti. Sembra normale, visto lo stato in cui viviamo.
C’è stato un tempo in cui tutto stupiva. Mancava qualsiasi cosa, ma c’era tutto, ora i miei occhi vedono gente nutrirsi dai cassonetti. Sembra normale, visto lo stato in cui viviamo.
Ho sempre corso tanto per la troppa sete e la troppa fame ora non corro più, il troppo correre mi ha fatto venire l’affanno ora preferisco avere sete e fame ora preferisco me!
È proprio così, ogni persona ha tre vite: la propria, quella che si inventano gli altri e quella che gli altri pensano che sia.
La triste imperfezione che può abitare la ragione, non concede asilo alle sensazioni che nell’animo non conoscono freno.
Il mondo m’appare come un grande teatro ove ogni singola anima è plagiata a recitare una parte del suo rocambolesco dramma!
Così come per il caffè, trovi il giusto aroma della vita solo se hai la capacità di saper mescolare al momento giusto, le più svariate e gustose miscele.
Il giorno dopo è sempre così. Il giorno dopo qualsiasi cosa. Un anno bisestile, una passione non corrisposta, una sbornia di liquore dolce. Non riesci ad abituarti all’idea di essere già al giorno dopo. Ti ritrovi nel tuo primo pomeriggio del tuo primo di gennaio a metà novembre e ti accorgi di essere stonato, perché fuori tempo. Per gli altri è un giorno come un altro. Per te, è un giorno come te. Sei in ritardo. Non sei ancora uscito da ieri ed è già domani, anche se gli altri lo chiamano oggi.