Giovanni Melucci – Vita
Si è quel che si è, e non quello che crediamo di essere.
Si è quel che si è, e non quello che crediamo di essere.
Se la vita mi ha dato un’altra opportunità è mio dovere coglierla, anche al costo di andare contro tutti.
Oriol Valls, che si occupa dei neonati in un ospedale di Barcellona, dice che il primo gesto umano è l’abbraccio. Dopo essere venuti al mondo, al principio dei loro giorni, i bebè agitano le mani, come per cercare qualcuno.Altri medici, che si occupano di quelli che hanno già vissuto, dicono che i vecchi, alla fine dei loro giorni, muoiono cercando di alzare le braccia.Ed è così, per quanto si voglia rigirare, e per quanto se ne parli.A questa cosa, così semplice, si riduce tutto: tra due batter d’ali, senza altre spiegazioni, trascorre il viaggio.
Non bisogna lasciarsi vivere, ma vivere. La forza sta nella volontà di smettere di farsi male, perché così ti fai del male, e fai stare male chi vuole il tuo bene, perché ti vuole bene. Smetti di morire e vivi; scegli la vita.
La vita cammina su un binario che dovrebbe avere per tutti stesse regole e stessi valori. Purtroppo non è sempre così, c’è chi percorre il binario del rispetto e della correttezza e chi sceglie di intraprendere un viaggio fatto di falsità e ipocrisia. La cosa peggiore non è questa, ma il peggio avviene quando questi due stili di vita, questi due binari si incontrano e percorrono un tratto di strada assieme. Lì ti accorgi quanto facile sia deragliare e quanto difficile sia tornare sulla retta via nelle giuste rotaie.
La vita è come una partita a Tetris: usando gli incastri giusti crei spazi nuovi al tuo mondo.
Mi chiedo se nella vita è meglio allacciare amicizie o allacciare la cintura.