Alexandre Cuissardes – Vita
Interrompo l’esistenza, incidente di percorso. O chiudo un incidente di percorso durato troppo a lungo.
Interrompo l’esistenza, incidente di percorso. O chiudo un incidente di percorso durato troppo a lungo.
Ci sono momenti troppo saturi di emozioni per essere supportati da una sola anima.
Non è il nome a fare di un individuo quell’uomo, Ma è la persona che sceglie di essere a denotarne il nome.
La vita ci insegna: chi sono le persone vere, a non sprecare il tempo nel rancore, che vale solo l’amore, ma, soprattutto ci insegna che sbagliare è il fine, è mai una fine.
Ci sono certi giorniin qui ti capita di incontrare una personache vorresti incontrare da una vita…e alla finequando c’è hai affianconon sai come comportarti.Ma nell’attesa di questo eventoil tuo subconscio…ti fa sognareti fa sperareti fa capire che ogni persona ha un opportunitàti fa capire che un sentimento va alimentato di gioie e libertàti fa capire le varie distinzioni di carattereche esistono in questi tempi.La diversità di caratterela diversità di annila diversità di concetto di vita.Tutto questo scaturiscein base alla persona che stiamo pensando.Il mondo girail tempo passale stagioni cambianoma i nostri sorrisi restano.Quei sorrisi che si sono accesigrazie a un smsoppure tramite chato semplicemente grazie a delle foto che conserviamonei nostri contenitoridella nostra mente.Molte volte il desideriosuper di gran lunga la tentazionealtre volte l’occasionetradisce opportunità di dialogarecon la persona in questione.Potresti scegliere il tuo ruoloin questo teatro di vitama basta che dai libero sfogoai tuoi sentimentie vedraiche ti comporterai semplicementecome ti sei sempre comportato.Da te stesso.
La vita è un salto nel vuoto, tocca a noi decidere se saltare o rimanere fermi limitandoci a vivere una vita monotona di sicurezze. Io mi butterei, non tanto per vedere la vita, ma per provare l’emozione di quel salto, l’emozione della vita, sentire il soffio dell’anima sul viso, il rumore del silenzio, il gusto dell’essere vivo.
Di tutto quello che non è mai stato, e mai sarà, mio non ne sento né il desiderio né la mancanza.