Lucia Gaianigo – Vita
Alla scuola della vita bisognerebbe presentarsi muniti di una gomma e di una matita rossa: la prima per cancellare le sconfitte, la seconda per sottolineare le vittorie.
Alla scuola della vita bisognerebbe presentarsi muniti di una gomma e di una matita rossa: la prima per cancellare le sconfitte, la seconda per sottolineare le vittorie.
Imparare qualcosa, non c’è nessuno che lo voglia; essere lusingato, ci sono migliaia e migliaia che lo vogliono.
Attimi di vita che fuggono e rimangono nel cuore, per sempre, come un ricordo incancellabile.
Tu vivi di minuti contati, io di attimi eterni. È questa la differenza tra noi.
Chi si inalbera tanto quando sente parlare di pena di morte rende spesso sacra la vita di chi se ne frega della sua.
La vita reale è piena di falsi indizi e di indicazioni che non conducono da nessuna parte. Con sforzo infinito ci prepariamo a una crisi che non arriva mai. La carriera di gran successo deve far mostra di uno spreco di energia che avrebbe potuto smuovere montagne e il più grande insuccesso non è quello dell’uomo che viene colto impreparato, ma di colui che si è preparato e non ha mai avuto l’occasione. Su una tragedia di questo genere, la nostra morale nazionale è puntualmente unita. Presuppone che la preparazione contro il pericolo sia in se stessa un bene e che agli uomini, come alle nazioni, sia di vantaggio avanzare nella vita completamente armati. La tragedia dell’essere preparati non è stata ben trattata, salvo che dai Greci. La vita è veramente pericolosa, ma non nel modo in cui la moralità vuole che noi riteniamo. È davvero ingovernabile, ma la sua essenza non è una battaglia. È ingovernabile perché è romanzesca e la sua essenza è la bellezza romantica.
Un giorno di sesso fatto con amore e sentimento è un romanzo in meno da leggere.