Antonio Prencipe – Vita
Il cielo mi ha chiuso la porta, la vita me l’ha aperta.
Il cielo mi ha chiuso la porta, la vita me l’ha aperta.
Il mare non bacia le sponde ma le schiaffeggia o le rode; dalle rive si staccano ad ogni istante vapori e velieri, carichi d’uomini che muovono alla conquista della vita e del mondo.
Darwin riteneva che la graduale mutazione della specie derivasse da una concorrenziale “Lotta per l’esistenza”; ragion per cui regolatevi, se non siete disposti a lottare ferocemente fino in fondo, vi annulleranno.
La vita non è che una linea sottile che unisce due estremi, nascita e morte, in un’unica dimensione per raggiungere l’eternità.
La durata della vita non dipende dall’uomo che può, però, stabilire come viverla.
Il meglio di me? A chi amo, a chi mi ama e soprattutto a chi mi merita!
Ho visto il fuoco divampare sulle acque, in tetri fiumi sotterranei. Ho sentito il pianto di un bambino puro, divenire le urla della bestia. Ho danzato tra le ombre della notte, dissolvendomi in nebbie chiare. Ho pianto contorcendomi sotto i raggi della luna, circondato da esseri ululanti. Ho dimenticato il mio nome tra sabbie rosse, brancolando nello oblio. Ho assaporato nauseabondi nettari veleniferi, dalle labbra di contorti serpenti. Ho ascoltato canti in pozzi dalle molte zanne, scuotermi i sensi. Ho socchiuso i miei occhi in antri oscuri, abbandonato ad antichi silenzi.