Elisa Ercolani – Vita
Vivere è come morire, perché una volta morti si vivrà maggiormente.
Vivere è come morire, perché una volta morti si vivrà maggiormente.
Molti vivono e agiscono in base a quello che la gente potrebbe pensare e non fanno quello che realmente vorrebbero fare.
Spesso mi capita di domandarmi perché nella vita capitano dei momenti in cui ti sembra di volare e ti senti al settimo cielo e poi basta veramente una minima cavolata per sbatterti a terra… e poi è dura rialzarsi in piedi e ricominciare a volare.
Ho il sospetto che i buoni siano stati creati per far star bene i cattivi.
Sempre in bilico. Caoticamente concentrato sui miei tumulti interiori, sempre in bilico a precipizio sull’errore, provo ad innalzare argini, immerso nella voglia prorompente di abbatterli immediatamente per distruggere stracci residui di convinzioni ancestrali. Lasciarsi andare. Senza chiedere nient’altro. Per imparare a lasciare scorrere, liberandomi dal desiderio di piegare ora gli eventi nella direzione che vorrei, che in quella direzione spontaneamente ci sono già passati, allora attendo e osservo e mi impongo pazienza.
L’unica cosa immutabile della natura umana, è la sua mutevolezza.
Vorrei essere capace di essere indifferente alle delusioni della vita.