Chitra Banerjee Divakaruni – Vita
E mi sono convinta che i vuoti spazi echeggianti del cuore siano parte integrante della condizione umana non meno del nostro desiderio di colmarli.
E mi sono convinta che i vuoti spazi echeggianti del cuore siano parte integrante della condizione umana non meno del nostro desiderio di colmarli.
Sarebbe bello nella vita, essere come pietre nell’acqua, e nonostante le varie correnti, non subire alcuna erosione.
A volte si vuole disperatamente vivere. Ci costringiamo a voler vivere. Vogliamo così tanto vivere che oltrepassiamo i limiti, andiamo oltre e ancora più in là. Crediamo di poter veder nascere la nostra essenza più pura perché in questo stato d’essere ci sentiamo liberi. E lo siamo, liberi. Dannatamente liberi. Liberi come nei nostri sogni più sfrenati. Padroni del mondo e di noi stessi. Dobbiamo avere il coraggio di essere veritieri in tutte le situazioni: nella costrizione più pura, dovesse accadere; nella tranquilla complessità quotidiana, che ci fa da sfondo. Allora, e solo allora, saremo liberi e sinceramente vivi.
A volte sono l’imitazione di me stesso, altre volte l’imitazione di qualcun altro.
La vita andrà avanti, ma il cuore rimarrà fermo a battere nell’ultimo punto in cui l’hai lasciato.
Non distogliere mai lo sguardo da tutto ciò ti circonda: la vita insegna.
Giunge alla vita l’uomo che ha atteso tanto il suo fiorire, ha sul capo fiori di pesco, segno del suo cuore proteso alla primavera e tra le mani un ramo di olivo dono di colui che l’ha mandato.