Gianluca Menegazzo – Vita
Oggi e per sempre uniti nella fede di credere che il destino sia il nostro più grande alleato.
Oggi e per sempre uniti nella fede di credere che il destino sia il nostro più grande alleato.
Oggi ho chiuso definitivamente un altro capitolo della mia vita, ho riposto le sue pagine nel secondo cassetto dei miei ricordi e ho aperto il mio cuore a nuovi occhi, a nuove braccia e a chi mi saprà prendere così come sono, con le mie debolezze, con i miei difetti e con la mia immensa voglia di ritornare ad amare.
In una vita lunga un metro, la felicità misura qualche centimetro, la libertà, esigui ma cruciali millimetri.
Un sorriso di un momento, l’eternità del ricordo che delinea quell’anima speciale, quel cuore che…
Se vuoi continuare a lottare per non essere sconfitto dalla Vita, fai come il pugile finito al tappeto che, prima di rialzarsi, aspetta il suono del gong per interrompere il conteggio dell’arbitro e salvarsi dal k.o.
Amo la natura; si, lo so che è facile dire di amare una cosa perfetta ma sarebbe più difficile mentire. La natura che emana sensazioni inconfondibili come le sfumature del cielo che ti aiuteranno sempre a fantasticare su qualcosa di migliore; come il profumo dell’erba bagnata che diffonde nell’aria un espressione di sicurezza e di ricordi destinati a non scomparire mai; come il rumore della pioggia che ti fa sentire a casa ovunque tu ti trovi; come il resto degli animali che non ti faranno mai sentire solo. Ma se davvero amassimo la natura, l’unica cosa di cui necessiteremmo, sarebbe un posto dove dormire, sotto il cielo.
Esile la sua figura a mostrarsiin spazi a me vuoti.Le sue mani leggere nell’aria,a sembrar farfalle a cercar fiori.Le labbra a dispensar sorrisi a bambini,che giocano nei suoi pensieri.Orbite, ad incastonar pepiteche un tempo furono diamanti,con il loro brillar in viso.Sonnecchia il suo capo nel suo dondolarsi,a sembrar una rosa sbattuta dal vento,come a volergli rubare petaliormai sfioriti.Capelli imbiancati, come la brina sui rovi,che sole più non riscalda.Che strano quel corpo che vaga,e ricordi non trova più, il suo pensare.Che strani si è da vecchi,è come se uno non avessepiù passato.