Friedrich Wilhelm Nietzsche – Vita
Dunque si diventa ciò che si è.
Dunque si diventa ciò che si è.
Molte volte coloro che giudicano continuamente gli altri lo fanno perché conducono una quotidianità insipida e priva di scopi da non costituire interesse per nessuno, nemmeno per se stessi. È molto più facile criticare le azioni altrui che prendersi la responsabilità della propria esistenza e viverla in modo completo, anche se poi, alla fine dei conti, queste persone, voltandosi indietro, si ritrovano ad ascoltare l’eco assordante dei rimpianti che rimbalzano nel vuoto della propria vita.
So che il vento, pazientemente scalfisce la scogliera.So che il mare con assoluta calma leviga le pietre, che diventeranno sassi e poi sabbia.So che come loro, anch’io, giorno dopo giorno, smusserò e limerò le mie pietre, ed esse diventeranno me.
Conta i fiori del tuo giardino, non le foglie che cadono. Conta le ore di sole della tua giornata, dimentica le nuvole. Conta le stelle delle tue notti, non le ombre. Conta i sorrisi della tua vita, non le lacrime. E a ogni compleanno conta con gioia la tua età dal numero degli amici, non da quello degli anni.
A volte le lacrime tornano agli occhi e non senti più dolore perché non lo vedi più, ma a volte fanno più male perché senti quel dolore che sta rientrando in te.
Tutto poteva eccitarlo, niente poteva bastargli… Era come se volesse abbracciare il mondo e non potesse afferrare niente.
È molto più faticoso educare se stessi che giudicare gli altri. Ora, l’importante è scegliere.