Primo Levi – Vita
Pensavo che la vita era bella e avrebbe continuato a essere bella.
Pensavo che la vita era bella e avrebbe continuato a essere bella.
Sapete quella voglia di andarvene da tutto e tutti? Si quella voglia che alla fine è una paura. Vorresti scappare da tutto ricominciare una vita in mezzo a persone che non sanno nulla di te e nulla del tuo passato, anche se tu il tuo passato non puoi proprio cancellarlo. Il passato è una malattia che ti perseguita, una malattia da cui non si può guarire.
La vita è troppo importante per i rimpianti, è troppo stupido rimuginare. La vita è mia e di nessun altro, vivo l’istante, quell’attimo che vale una vita intera.
Time to Fly. È l’ora di volare, di aprire le ali e volare via, lontano, nell’immenso cielo azzurro. Credevo fosse la mia ora di volare dopo tutte le persone che vedevo spiccare il volo. Io sarei volata come gli altri, anzi meglio, più in alto, con più libertà, andando dove volevo nel cielo infinito. Da bruco mi sarei trasformata in farfalla, una di quelle belle farfalle che la gente prova a prendere, ma che non riesce mai a catturare perché scappano via. E invece perché non riesco a volare?
Se la mia vita dovesse finire domani,andrei per le strade a stringere il più possibile mani,e a mio figlio direi:”è in quelle mani che davvero rimani, ricordatelo domani”.
Non interrompere mai qualcosa che senti dentro. Non respingerlo, non negartelo. La vita non presenta mai due volte la stessa occasione e nessun treno passa mai due volte. Difficile scegliere il treno giusto, il momento adatto e poter essere così fortunati da arrivare a fine corsa dicendo. “Ho fatto la scelta giusta”. Ma le stazioni servono a questo; a poter cambiare occasione, scelta e direzione. Per tanto sali, viaggia e se sbagli scendi e sali di nuovo, ma non fermarti mai in una stazione a guardare i treni passare.
La vita è strana sai? Ma la sua sua stranezza è coinvolgente, misteriosa, e se voglio dirla tutta, beh! Può essere anche bella, soprattutto quando ti alzi dopo una caduta!