Jack Kerouac – Vita
È un peccato che io riesca a essere così felice vivendo come un eremita.
È un peccato che io riesca a essere così felice vivendo come un eremita.
Chiedere può essere la vergogna di un minuto, non chiedere può essere il rimpianto di una vita.
La strada del Paradiso è lunga, ma chi è consapevole di quella meta la percorre in allegria, sapendo che lasciare il gelido manto della vita, come per un fiore che spunta dalla neve dopo esserne stato prigioniero, significherà vedere la luce della primavera, e anche riuscire a camminare sulla riva promessa, come un barcaiolo che dopo le fatiche del suo andare avanti e indietro torni felice nella sua casa.
Le giornate si susseguono e alitano aria asciutta, la mia salute non ha riguardi e mi lascia madido e fragile; il continuo sbocciare delle rose è un sicuro indizio del tempo che scorre, quel tempo che non conosce cortesie e si rannicchia dietro la siepe; spero che un giorno non troppo lontano, questa si secchi, così da permettere a tutti di vederlo e bastonarlo: io al riguardo ho fermato gli orologi e bruciato i calendari. Ora tutto è immobile in casa mia, intanto che aspetto.
Quando guardo il cielo, capisco che le stelle sembrano una folla di persone che emettono luci diverse. Voglio brillare più di tutte. Per questo affido il mio sogno… ad una stella cadente.
Non ho compromessi per chi non solo non sa venirmi incontro. Non ne ho neanche per chi delle sue parole ne fa una “morale” obbligatoria per tutti. Loro giusti, e il resto del mondo sbagliato! Beh, Arrangiatevi perché non tratto la mia vita, per lei decido solo e soltanto io!
Non siamo sulla Terra per avere ragione… siamo sulla Terra perché abbiamo torto.