Giuseppe Catalfamo – Vita
Il sunto dell’intelligenza è far credere d’esser geni a degli emeriti imbecilli.
Il sunto dell’intelligenza è far credere d’esser geni a degli emeriti imbecilli.
Sono stato da un dottore. Uno di quelli bravi che hanno sempre la cravatta sotto il camice, la fede al dito, i capelli brizzolati, un buon profumo, uno studio di classe e la foto della famiglia sulla scrivania. Talmente impegnati nel lavoro da vedere la famiglia soltanto in quella fotografia. Mi chiese quale fosse il mio problema e così lo risposi con un’altra domanda: “Dottore secondo lei in un essere umano può crearsi la ruggine?” Voleva scoppiare a ridere, ma quando non ci riuscì spalancò gli occhi e capì cosa volessi dire.
Cominciavo a capire che la vera difficoltà della vita non era cambiare cammino, ma convincere gli altri del perché lo volevi fare.
La vita potrebbe non avere alcun significato. Oppure, ancora peggio, potrebbe averne uno che disapprovo.
Ti ho donato la mia anima, avresti potuto abbracciarla e invece l’hai uccisa.
Bisogna imparare a trasformare le delusioni in lezioni da imparare.
Anche le follie devono avere un limite.