Jean de La Fontaine – Vita
Di tre, il più asino non è mai quello che si pensa.
Di tre, il più asino non è mai quello che si pensa.
Se in questa vita siamo di passaggio, diamo al nostro tempo un senso, un significato, affinché non vada sprecato.
Se sei esausto e hai bisogno di stare solo con te stesso, prenditi una pausa per leccare le ferite del cuore e dell’anima. Ma continua a giocare, non arrenderti. Perché, in questa vita, chi si ferma è spacciato.
Secondo me la felicità è il risultato di una serie di reazioni istintive positive a determinate cose, che possono essere positive o negative. Un individuo può reagire positivamente alla sua “povertà” e quindi essere felice anche senza possedere niente, quindi la sua povertà sarà una fattore positivo; lo stesso ragionamento vale per un ricco che non se ne fa niente di tutte le sue “ricchezze” ed è sempre in cerca di qualcosa che lo completi, quindi avrà una reazione negativa ai suoi “possedimenti” e non sarà felice. Per questo scegliamo di abbandonarci alle sensazioni, alle emozioni, alle cose pulite, quelle che non hanno bisogno di nascondere niente. Non avete mai provato a sentirvi felice stando solamente in silenzio sotto un albero?
Ognuno di noi da vita a qualcosa: chi ad un figlio, chi ad un ideale, chi ad un’emozione. Al peggio si da vita all’indifferenza…
L’essere mortale è troppo connesso alla propria testa e, poiché abita solo in essa, non coglie appieno il significato dell’amore totale.
Per sopravvivere bisogna saper rinascere parecchie volte.