Anonimo – Vita
Forse non si ha voglia di essere, forse si ha paura di divenire, ma l’importante è che si è stati.
Forse non si ha voglia di essere, forse si ha paura di divenire, ma l’importante è che si è stati.
Se pensarti dovesse significare peccato… beh allora l’inferno sarebbe tutto mio!
Affido il mio amore al vento cosicchè, volteggiando nell’aria, possa condurlo da te in questa notte che mi sei lontano. Possa esso riscaldare il tuo cuore e donarti un’abbraccio per farti sentire che io sono sempre con te.
Siamo così sicuri di noi stessi che commettiamo gli stessi errori siamo cosi “presi dal futuro che dimentichiamo gli errori del passato. Siamo cosi” perfetti che meritiamo l’inferno.
Forse è proprio la qualità che determina la felicità, oppure è la tranquillità. Le forti emozioni sono troppo estreme per esser vissute nella giusta quantità e misura, come l’estasi o la disperazione. Le sensazioni al limite portano insicurezza, malattia e forse anche un po’ di masochismo.
Tutti noi abbiamo fatto l’esperienza di quei momenti di oblio totale in cui ci sentiamo come piante, animali, creature dei grandi fondi marini o abitanti delle alture celesti… credo che in tali momenti noi proviamo a dire a noi stessi ciò che sappiamo da tempo, ma che rifiutiamo di ammettere: che vivere ed essere morti sono la stessa cosa e che vivere un giorno o mille anni non fa alcuna differenza.
L’ozio è l’incudine sulla quale tutti i peccati vengono foggiati.