Ludovico Ariosto – Vita
… dona e tolle ogn’altro ben Fortuna;sol in virtù non ha possanza alcuna.
… dona e tolle ogn’altro ben Fortuna;sol in virtù non ha possanza alcuna.
Nel libro della vita, la copertina con gli anni si sciupa, le pagine con qualche ruga ingialliscono, ma il contenuto non cambia. Chi è bello dentro lo rimane per sempre. A dispetto del tempo.
Se penso ai quattro elementi: acqua, fuoco, terra e aria, immagino la vita. Noi attingiamo linfa vitale dall’acqua, ma affiché questa linfa resti sempre viva e non si disperda nell’aria, dobbiamo affidarci ai nostri desideri e inseguire i nostri sogni restando sempre con i piedi per terra da un lato, ma dall’altro arderli anche con un fuoco ardente dettato dal desiderio di dare, realizzare, essere e quindi vivere.
I frutti più belli restano in alto sull’albero, quelli più vicini vanno nel cesto e quelli caduti a terra, calpestati. Nella vita, chi se la tira resta solo, chi è disponibile e collabora viene accolto, mentre chi si concede facilmente è calpestato.
Solo perchè ciò su cui noi disegniamo non è volatile come la sabbia, si vorrebbe le nostre opere fossero eterne.
Anche se non vuoi darmi la mano, non puoi impedirmi di camminare al tuo fianco.
Ogni cosa ha una spiegazione, non sempre comprensibile a noi.