Martin Luther King – Vita
Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano.
Le nostre vite cominciano a finire il giorno in cui stiamo zitti di fronte alle cose che contano.
La vita è cercare le novità nelle cose che si conoscono già.
I falsi opportunisti in ogni tempo ti rendono schiavo delle loro idee chiudendoti nella morsa della loro presunzione di potere sull’ignoranza.
Chi pensa e parla ha le palle, chi riflette e non parla è diabolico.
E restiamo ad attendere che, tra mille bocche biascicanti, giunga qualcuno in grado di riconsegnare il giusto prezzo alle parole.
Le buone notizie hanno ormai cambiato destinatario da tempo, è già un successo se si arriva a sera da sopravvissuti.
L’uomo è quello che da sé stesso si è forse precipitato nell’abisso delle miserie ove egli geme. I selvaggi che noi vedemmo non vivono male fra loro, ed i selvaggi che vivono sparsi ad uno ad uno nei boschi, e non campano che di ghiande e d’erbe, son certamente più felici ancora. Dalla società son nati i più gravi delitti. Vi sono uomini nella società che son costretti, per ragion di stato, a desiderare la morte degli uomini. Il naufragio d’un vascello, l’incendio d’una casa, la perdita d’una battaglia, inducono alla mestizia una parte della società, e spargono la gioia in un’altra. Tutto va molto male, mio caro Cacambo, e non v’è per il saggio altro partito da prendere che di tagliarsi la gola più delicatamente che sia possibile…