Marco Laurino – Vita
È meglio fare una fine orrenda… o sopportare orrori senza fine?
È meglio fare una fine orrenda… o sopportare orrori senza fine?
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda. E come la si ricorda, per raccontarla.
Non sarò mai né il migliore né il peggiore, sarò semplicemente unico.
Ricordo ancora quando il mio vecchio professore di scienze un giorno mi disse: “in natura nulla si crea e niente si distrugge. Tutto si trasforma”. Nella vita vale naturalmente la stessa regola. Le scelte che facciamo sono conseguenze di ciò che ci circonda. E tutto ciò che è frutto delle nostre scelte non può essere cancellato. Non ci rimane che trasformare quelle scelte. Trasformarle da sbagliate a giuste. Nonostante ciò però qualcosa rimane. Una traccia del nostro passaggio. Una traccia di quella trasformazione che dobbiamo accettare e con cui dobbiamo convivere.
L’equilibrio nella vita lo trovi solo se non stai fermo.
Da una roccia, per quanto possa essere dura, solida e fredda, può sgorgare l’acqua più pura, leggera, soave, vera, trasparente e ristoratrice. Non fermarti mai alle apparenze, a volte l’anima di un essere umano può contenere montagne.
Le cosa facili non mi piacciono. Le lascio a chi è debole d’immaginazione e voglia di fare.