Stefano Del Degan – Vita
Nella “moderna” cultura del presente, l’essere mortale deve portarsi il cielo sulle spalle.
Nella “moderna” cultura del presente, l’essere mortale deve portarsi il cielo sulle spalle.
Forti ci diventiamo dopo aver lottato e perso, dopo essere caduti ed esserci fatti male, dopo aver pianto e urlato fino allo stremo. Alla fine capiamo che tutto questo ci ha resi diversi.
La vita riserva ad ognuno di noi un bagaglio, a volte noi lo colmiamo di cose belle, d’amori e abbracci, a volte invece siamo talmente sordi e ciechi che ci lasciamo trascinare dalle avversità del momento riuscendo a stravolgere tutto.
Vita corrose dalla logorante inquietudine, di un cercare senza fine. E poi capita di accorgerti che quello che rincorrevi affannosamente in lungo e in largo, “era appena fuori l’uscio di casa”.
Un libro aperto è mentore di verità opache, Chiuso è lo scrigno custode dell’anima.
Passano i giorni e il tempo crea la consapevolezza di quello che è e di quello che non potrà mai essere.La mia vita è un punto fermo per molti, la mia vita non potrà mai essere insieme a te.
La vita è come una scultura, se l’artista è insoddisfatto la fa a pezzi.