Pierluigi Cavarra – Vita
La scopo primario della vita è la procreazione, il secondo è la morte.
La scopo primario della vita è la procreazione, il secondo è la morte.
Qualunque sia il nostro momento, momento in cui dobbiamo lasciare tutto, quel momento è scritto da qualche parte, negli abissi inossidabile, qualunque esso sia, è sempre troppo poco. Alla fine è il tempo di una carezza.
Ho imparato che sicuramente sorridere è un’ottima soluzione alla tristezza e una buona condizione per piacere e piacersi di più; che spesso le notizie che credi ti faranno male, ti fanno invece capire quanto sei fortunato e quanto vali; che è sempre bello fermarsi a parlare con le persone che ami dei tuoi e dei loro progetti; che lo sport è una cosa davvero importante e vale la pena farlo costantemente, ma và accompagnato a sane e gustose merende; che sono un ragazzo fortunato; che la distanza e le incomprensioni non sminuiscono la passione e l’attrazione; che conoscere nuove persone è la via preferenziale per conoscere se stessi; che mi piacciono le donne, ma non solo come involucro, preferisco il pacchetto completo (anche se sò che potrei pentirmene di questa affermazione); che dobbiamo essere critici, ma soprattutto autocritici e prendercela a ridere più spesso possibile. Ho imparato che non vedo l’ora che arrivi domani e poi dopo domani e domani l’altro per conoscere ciò che la Vita mi metterà davanti, ma che ho solo adesso e questo preciso momento per vivere il mio presente e che lo sto spendendo per conoscermi meglio. Ho imparato che ho ancora molto da apprendere, ma che ho tutta la voglia di farlo!
Vitanella mia prigioneCorridoiostretto frantoio,voci soffocateplacate,di porte chiusealle musedella vitaambitaè libertàdi vita.
Ciò che è scolpito tra vento e tempo, ti avvolgerà in luce.
Mi alzo, mi lavo, mi vesto, vado a lavorare, torno a casa, faccio la mamma e la casalinga. A volte penso che la mia vita è uguale a migliaia di altre, e vorrei raccogliere in un palloncino tutti sogni, i desideri, di tutte queste donne, lanciarlo in cielo, immaginando che qualcuno legga, e ogni tanto esaudisca i nostri sogni.
Non è che non voglio raccontarti la mia vita. È solo che anche se lo faccio mi sentirei dire “mi dispiace” e non voglio vittimizzarmi non fa parte del mio carattere. Preferisco tu continui a vedere il sorriso sul mio volto pensando che ho avuto una vita facile e serena. E tenere le mie cicatrici per me quelle mi danno la forza di andare avanti e di dire ne hai superate tante sii fiera di te e continua a sorridere!