Paolo Libert – Vita
Il malore lo cura il medico, il malessere il filosofo.
Il malore lo cura il medico, il malessere il filosofo.
Fare errori è naturale, andarsene senza averli compresi vanifica il senso di una vita.
La preoccupazione per la propria immagine, è questa la fatale immaturità dell’uomo. È così difficile essere indifferenti alla propria immagine. Una tale indifferenza è al di sopra delle forze umane. L’uomo ci arriva solo dopo la morte.
Stanno appesi i pensieri sull’albero della vita in attesa di una nuova primavera.
Era d’altronde uno che amava assistere alla propria vita, ritenendo impropria qualsiasi ambizione a viverla.
La miseria ha due volti, quello che scorgi e quello che non scorgi, la mano dell’uomo curi la prima, il suo cuore la seconda.
Fin tanto lasciamo che, nella nostra memoria rimanga sempre acceso quell’umile lume della sapienza e che il libro della nostra vita sia sempre aperto dinanzi al nostro cuore, noi avremo la possibilità di continuare a stilare le emozioni che caratterizzano ogni singolo istante, evidenziando con l’aurea piuma i momenti di giubilo e inciderne la formazione con il plettro della maturità, donataci dalle mani della tribolazione e del refuso.