Fëdor Michajlovic Dostoevskij – Vita
Soffrire e piangere significa vivere.
Soffrire e piangere significa vivere.
Ci sono momenti nella vita in cui l’unica alternativa possibile è perdere il controllo…
Sussurra al Mondo ciò che sei, ma urla a te stesso per capirti.
Più ci ritroviamo a vivere in situazioni “estreme” e complicate, più aumenta la nostra capacità di adattamento a realtà inimmaginabili prima. Nello stesso modo, più ci viene concessa la possibilità di conoscere il mondo e gli esseri umani per quello che sono, più il nostro modo di vedere e percepire ciò che ci circonda diventa smaliziato, spogliandosi così da quel velo di ingenuità e semplicità che, di natura, ci accomuna tutti.
Sono venuta al mondo e il medico mi ha dato due schiaffi per farmi piangere, quell’urlo disperato serviva a fare capire al mio primo carnefice che ero capace di respirare, che ero “viva”! Crescendo ho preso parecchi schiaffi da mia madre, lei diceva che servivano per insegnarmi come ci si comporta, come si “vive”! Sono diventata adulta adesso gli schiaffi me li dà direttamente la vita, quella per cui sono nata, quella per cui mi hanno cresciuta. A saperlo cominciavo dalla nascita, glieli davo io due schiaffi al dottore e gli dicevo “brutto pirla rimettimi da dove mi hai tirato fuori”.
In cento anni siamo stati capaci di essere i più grandi “carnefici” del pianeta; tra altri cento lo saremo di noi stessi.L’uomo… antitesi di ragione e follia.
Vivo il mio tempo inutile,sono qui ad un ora tarda per il giornoe troppo distante dal mattino dopo.