Claude Lévi-Strauss – Vita
All’inizio del mondo l’uomo non c’era; non ci sarà neanche alla fine.
All’inizio del mondo l’uomo non c’era; non ci sarà neanche alla fine.
Sono di poche parole, ma quando parlo lo faccio sempre con cognizione di causa. Non parlo mai tanto per dare aria alla bocca, cosa che tanta gente dovrebbe imparare a fare altrimenti la cosa più giusta che gli rimane da fare è rimanere in silenzio. Fin quando non saranno sicuri che quello che diranno sia interessante e sensato!
Ho passato una vita ad inseguire adesso mi piacerebbe che qualcuno mi aspettasse.
La solitudine è guardarsi allo specchio e non riconoscere nessuno.
A volte ti rendi conto che nella vita i migliori compagni di viaggio sono i tuoi piedi.
L’uomo è quello che da sé stesso si è forse precipitato nell’abisso delle miserie ove egli geme. I selvaggi che noi vedemmo non vivono male fra loro, ed i selvaggi che vivono sparsi ad uno ad uno nei boschi, e non campano che di ghiande e d’erbe, son certamente più felici ancora. Dalla società son nati i più gravi delitti. Vi sono uomini nella società che son costretti, per ragion di stato, a desiderare la morte degli uomini. Il naufragio d’un vascello, l’incendio d’una casa, la perdita d’una battaglia, inducono alla mestizia una parte della società, e spargono la gioia in un’altra. Tutto va molto male, mio caro Cacambo, e non v’è per il saggio altro partito da prendere che di tagliarsi la gola più delicatamente che sia possibile…
Mi accontento di vivere come vivo.