Gian Genta – Vita
Qualunque giorno vivi non lasciarlo mai in pace, finirebbe per essere l’ultimo.
Qualunque giorno vivi non lasciarlo mai in pace, finirebbe per essere l’ultimo.
Se il destino esteriore ha sorvolato me, come tutti, ineluttabile e velato dagli Dei, la mia sorte interiore è stata tutta opera mia, la sua dolcezza o amarezza è dovuta a me e penso di doverne a me solo la responsabilità.
Un giorno ti svegli e ti rendi conto che niente va come vorresti, che tutto ciò che gira intorno a te è sbagliato, che vorresti partire e non tornare, iniziare un’altra vita lontana da tutto e tutti, e chi ti dice che sarebbe migliore quella vita, e chi ti dice che non sei tu che pretendi troppo e che, in realtà, hai tutto ciò di cui hai bisogno ed è solo la tua voglia di strafare che ti atterra, quando ti svegli al mattino ringrazia per ciò che hai, anche se non è molto, troppe persone vorrebbero avere quello che hai tu e tu neanche ti rendi conto della grande fortuna che hai avuto.
Si dice che nella vita ti rovinano più gli idioti che i furbi, io per essere sicuro, ho fatto collezioni sia degli uni che degli altri.
Sono una di quelle persone che scompare improvvisamente dalla vita di chi le vuole bene. Sono indisciplinata nei rapporti con gli altri; sono una che rischia di trovare mille porte chiuse, che rischia di farsi prendere a schiaffi il cuore.
Io non so né perché venni al mondo, né come, né cosa sia il mondo, né cosa io stesso sia. E s’io corro ad investigarlo, mi ritorno confuso d’una ignoranza sempre più spaventosa.
Se nella vita molte persone se ne sono andate sappi che molte di loro sicuramente non meritavano nemmeno di entrarci. Non rimpiangere, ma viviti la vita tutelando tutti quelli che hanno davvero meritato il loro posto accanto a te.