Robert Louis Stevenson – Vita
Essere ciò che siamo e diventare ciò che siamo capaci di diventare è il solo fine della vita.
Essere ciò che siamo e diventare ciò che siamo capaci di diventare è il solo fine della vita.
Sentii che mi stavo immergendo in quell’acqua fresca e seppi che il viaggio attraverso il dolore finiva in un vuoto assoluto. Sciogliendomi ebbi la rivelazione che quel vuoto è pieno di tutto ciò che contiene l’universo. È nulla e tutto nello stesso tempo. Luce sacramentale e oscurità insondabile. Sono il vuoto, sono tutto ciò che esiste, sono in ogni foglia del bosco, in ogni goccia di rugiada, in ogni particella di cenere che l’acqua trascina via, sono Paula e sono anche me stessa, sono nulla e tutto il resto in questa vita e in altre, immortale.
Viviamo cercando l’io che non ci appartiene, uniformati dalle regole pensiamo le stesse cose, percorriamo le medesime strade, schiavi del conformismo crediamo in una vita che non è nostra.
Perché si può anche alzare gli occhi al cielo, guardare le stelle ed avere gli occhi e il cuore pieni di lacrime. Perché si può anche decidere di morire, per una vita che non ci merita, senza pensare a chi, per quella vita ha lottato e pianto.
Della vita ne so poco, o meglio pochissimo, quasi nulla, ma quel poco che so mi basta per capire quanto importante e preziosa essa sia.
Non potrà mai essere un giorno migliore se continuerai a pensare al passato.
C’è chi vive degli attimi in cui respira e chi vive solo degli attimi che il respiro glie l’hanno tolto!