Arthur Schopenhauer – Vita
La vita e i sogni sono pagine di uno stesso libro, leggerle attentamente vuol dire vivere, sfogliarle a casaccio vuol dire sognare.
La vita e i sogni sono pagine di uno stesso libro, leggerle attentamente vuol dire vivere, sfogliarle a casaccio vuol dire sognare.
Siamo solitudini, ci ritroveremo sulla Terra per farci compagnia. Tra incompresi ci si comprende.
Questo basso mondo è una vecchia cortigiana, che non cessa di avere giovani amanti.
Se tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Beh, allora imbarcati.
Ogni cosa ha il suo opposto. Tutto ha un opposto, tranne la vita. La vita non può averne. Non può perché fluisce, di continuo. Di continuo, perché non si ferma. Non si ferma neanche quando un amore finisce. Quando un amore finisce e hai il cuore a pezzi. E i pezzi sono così tanti e così piccoli che non si vedono quasi più. E non si vedono perché se li vedessi vorresti rimetterli insieme. Ma rimetterli insieme sarebbe inutile. Inutile perché qualcosa continuerebbe a mancare. Continuerebbe a mancare quella piccola parte persa per sempre. Per sempre andata, dispersa. Come sono disperse le cose che lasci al mondo. Le cose che lasci alla vita. Per questo la vita non si ferma. Non si ferma perché di nutre dei pezzi di noi che vagano. Vagano pronti ad essere fagocitati. Vagano al solo scopo di essere fagocitati.
Corsero a prendere i primi posti convinti che fossero i migliori. Poi, si voltarono e notarono che chi era in fondo li osservava da tempo.
Siamo troppo giovani per aver lasciato perdere l’impossibile.