Enrico Orsingher – Vita
Il nulla non è pensabile. Il tutto neanche. Dobbiamo accontentarci di quello che rimane.
Il nulla non è pensabile. Il tutto neanche. Dobbiamo accontentarci di quello che rimane.
Imparerai che il tempo non varia niente. Lui affievolisce ma le ferite che in passato ti hanno inflitto restano. E malgrado tu abbia ancora la voglia di credere al primo avviso ecco che quelle ferite tornano. Ecco che quel sapore amaro torna alla gola e ti domandi quanto stai rischiando di tornare indietro. Il dolore ci cambia è inutile fingere che non sia così, quando il dolore vero arriva puoi rinascere non 1 ma 1000 volte ma non sarai mai la stessa e nemmeno io lo sono.
Così come cresce il fiore di campo senza che alcuno gli abbia dato occhio, avanza la comprensione dell’uomo nel suo cammino, perché non vige alcun controllo sulla vita, essa ha già in in se le sue regole.Osservala e comprenderai i suoi dogmi, identici dalla più piccola ed “inutile” creatura, alla più “grande”. Queste parole ti giungano dalle orecchie al cuore, che risvegliato dal canto di chi crede, per la prima volta ti aprirà il suo dire:Non esiste nella vita, “inutile” creatura che non sia elemento essenziale del mio grande ed eterno disegno.E se a me ancor non credi, stupito resterai dal tuo stesso dire.
Liberi IPrenderò fili d’oro per illuminare le nottidi questi istanti deludenti, alienanti, dissacranti.Ricorderò il vento di una sera e quella soffusa lampada lontana, irraggiungibile.Attraverserò il bosco sola per non perdermi più.Asciugherò infinite lacrime di rugiada segnate sulle mie gote in quei mattini solitariNon fermerò il tempo né cambierò questa realtà indegna, ingiusta che mi rende invisibile e comprime il mio cuore in una morsa di dolore.Ma non mi arrenderò…
Tempo speso e tempo sprecato.Spendere il tempo significa trascorrerlo in un modo specifico, mentre sprecare il tempo significa lasciarlo passare sconsideratamente o sbadatamente. Tutti abbiamo tempo da spendere o da sprecare, e spetta a noi decidere cosa farne. Ma, una volta passato, se ne è andato per sempre.
L’oscurità che ci accompagna nel corso della vita, l’impossibilità di diradarla e svelare i misteri che ci aspettano; l’unico punto fermo è la certezza che, come in ogni strada, anche quella più accidentata, alla fine dev’esserci una meta, una radura sulla quale posare i nostri passi e fermarsi.
Vivere di ricordi è volgare come il ricordare l’età che avanza.