Max Greggio – Vita
Bisogna lottare per la qualità della vita. Io mi accontenterei di una sottomarca.
Bisogna lottare per la qualità della vita. Io mi accontenterei di una sottomarca.
Il volto è tutto, sulla faccia della gente c’è la storia che stiamo vivendo, l’affanno dei giorni. La portiamo incisa più dei fatti che ci accadono in presa diretta o che avvengono lontano: noi siamo la vera pellicola della realtà; e io la dipingo.
La vita è come scalare una montagna. Se so che sulla cima mi attende una festa preparata per me, potrò vivere la fatica dell’ascesa con gioia e speranza.
Le persone cambiano e si dimenticano di avvisare gli altri.
Quando ho smesso di pensare chi ero, ho ritrovato il mio essere.
Non lo so ma èstretta nella ragnatela dei ricordi esoffoco la mia vita… filo delicato… sciupato dal tempo intento più volte a spezzarsima grazie a echi di ricordi rumorosi… è rimasto sempre unito a me… come conduttore di emozioni.
Eravamo i giocolieri del nostro tempo, facevamo robe prestigiose che si avvicinavano ad una cosa che sta in mezzo tipo a speranza e realtà, ma cos’erano speranza e realtà? Chiaramente non lo sapevamo, così ci giocavamo sopra, giocavamo con tutto quello che non conoscevamo, perché quando non sai qualcosa dovresti farti delle domande, ma perché fare delle domande quando puoi giocare?