Giuseppe Catalfamo – Abitudine
Quale scriteriato criterio,dovrebbe condurmi ad invidiare i giovani,che la vita,l’hanno ancora tutta davanti.
Quale scriteriato criterio,dovrebbe condurmi ad invidiare i giovani,che la vita,l’hanno ancora tutta davanti.
Che senso ha poi stare con qualcuno che non vuoi? C’è forse una ragione precisa…
Prestando fede nelle dichiarazioni della Lewinsky parrebbe che il “gingillo” di Clinton non andrebbe oltre i 9 centimetri.Del vecchio, ma anche del nuovo, regime comunista cinese niente traspare, però più d’una voce dimensiona il pene di Mao in 7 centimetri.Adolfo sfarfallava in gusti passivi curvando dal pedofilo all’incesto determinati dall’impotenza di quel pene tanto sottile quanto corto.Troppe vite in pochi centimetri.Proporrei una legge che vieta il comando a chi dotato meno di 18 centimetri.
Adoro filosofeggiare sul senso della vita, su quel che potrebbe esser l’uomo nell’ambito dell’universo, sulla nostra presunta intelligenza.Analizzandomi all’eccesso dell’iperbole confesso a me stesso che questa è una voglia atavica del mio ‘es’ma anche un più terreno sogno d’esser ascoltato per poter non fare un cazzo…come i veri filosofi.Mi sento comunque “bene” e “meglio” di chi per non fare un cazzo ha inventato religione e politica.
Potrei leggere la pagina dello sport anche se i miei capelli andassero a fuoco.
Nella vita la cosa più importante è la sofferenza.È in essa dove troverai il vero amico.
Voyager Golden Record.Questo è il nome del cd che l’uomo-scienziato ha inviato nello spazio per comunicare con eventuali forme di vita aliena.Grandi!Un inglese non riesce a comunicare con un pakistano, andando poco oltre non riescono a comunicare con semplici forme animali e immaginano oltre le stelle un essere che infila il Voyager Golden Record in un lettore cd.Rido.Il problema grosso che per anni questi bei tomi han tolto il 5/6 % alla ricerca medica (altra truffa, ma questo è un altro discorso).Da falegname affermo che non ci vuole uno scienziato per capire che la nostra è forma di vita debole, precaria, unica ed uguale a se stessa, vincolata dalle leggi gravitazionali del suo sistema.Dal verme all’aquila, passando per l’uomo, abbiamo tutti un capo con occhi, un tronco e arti.Illazionando è semplice pensare che il sistema evoluto di comunicazione è certamente parlare con la mente, più banalmente leggere il pensiero,senza però banalmente pensare ad una mente dentro una testa con i soliti occhi, naso e bocca.Non è follia, in percentuale credo che usiamo molto meno del 50% del nostro cervello.Questa dovrebbe essere la direzione della ricerca.Una mente padrona della totale potenzialità sarebbe certamente telepatica, fantasticando potrebbe viaggiare oltre le stelle facendo della velocità della luce un vetusto vespino.