Luciano Meran Donatoni – Abuso
La dipendenza da internet ci fa avvicinare le persone lontane però ci fa allontanare dalle persone vicine.
La dipendenza da internet ci fa avvicinare le persone lontane però ci fa allontanare dalle persone vicine.
Ogni argomentazione dovrebbe essere ascoltata, e prima di vederla come ostacolo al futuro, tacciando lo scrittore di essere satana, l’autorità suprema dovrebbe forse considerare il fatto che ad un grande male ne consegue sempre un altro. Il destino sceglie qual è la strada migliore, imparziale perché conosce ogni cosa e sa distinguere sempre la scorrettezza che vuole sostituirsi all’onestà, cercando di inoculare alla giustizia la sconvenienza con l’organo genitale di Dio, il serpente bianco, la siringa, anche senza bisogno di muoversi, per portare la morte del bene e ingravidare in questo modo le sue seguaci, anche quelle sterili, costruendo la carne con il massacro dell’innocenza. Lo scopo è interpretarla come la vede Dio, perderla nell’oscena spirale considerandola una minaccia al suo male e prevaricazione. Salvare i figli divini e farabutti per scambiarli col bene, invidiando il talento e l’intelligenza che non appartiene ai suoi, facendoli apparire come non sono. Si segue una strada già tracciata su una nave, il Mondo, che trascina tutto con sé. Illudendo, coprendo un fondamentale errore di calcolo che tuttavia resta, di una entità che crede di fare tutto giusto nel suo piano di dominio, conquista, conversione o morte, ma che in realtà fa acqua da tutte le parti.
Forse un giorno proverò invidia, quando non mi amerò più abbastanza da credere che qualcuno sia migliore di me. Per ora resto del parere che io non sono migliore di nessuno, ma nessuno è migliore di me.
Abuso d’aria, respiro affamato per paura di rimanere senza Rubo aria come il vento le foglie, la nascondo nelle tasche, la respiro con la bocca aperta e danzo con i venti.
Siamo tutti infilati nella prigione della vita.
Siamo tutti d’accordo che in amore non dovrebbe esistere il possesso, allora perché nel momento di un’effusione ci piace sentirci dire: “sei mio o sei mia?”
La droga non è l’unica soluzione. È l’unica cosa che non ha soluzione.