Vincenza Molvetti – Angelo
Soffio di vento scompiglia i miei capelli, raggio di luce bacia il mio viso, ricordo sospeso rabbrividisce il mio cuore. È il tocco di un angelo che ha pervaso la mia anima.
Soffio di vento scompiglia i miei capelli, raggio di luce bacia il mio viso, ricordo sospeso rabbrividisce il mio cuore. È il tocco di un angelo che ha pervaso la mia anima.
Non hai perso tu, ha perso il mondo intero te.
Io credo negli angeli e penso che saremo come loro. Può essere ingenuo, ma li vedo come un potenziamento nella forma umana.
Quel tenace sbaglio, che non vuole correzione, spesso è il tuo Angelo Custode.
Angeli tristi, smarriti, camminano sulla nuda terra, avendo perso la facoltà di volare, ma non di sentirsi ancora angeli nel profondo. Angeli oscuri, solitari, piegati dal peso ingiusto della vita, essendo vittime inconsapevoli di eventi manovrati dal truce destino. Sono angeli maledetti, gli angeli dannati!
Nell’incanto dei tuoi lemmi, io respiro un assaggio di vita. Basta poco, una parola sussurrata, un sorriso cordiale, una tenera carezza per ritrovarsi in un volo di emozioni che trascina in alto il nostro cuore attraverso un cielo infinito, lassù dove osano arrivare solo i sogni, dove volano fiere le aquile in quel pezzo di azzurro fantastico che hai sempre bramato. Tu sei l’aquilone che trasporta in alto il mio essere! Sei quel magico volo che mai vorrei avesse fine.
Le persone che si suicidano sono angeli che vogliono andare a casa.