Angelo Gabriele Mazzolla – Anima
Tradire è mostrare la propria ignoranza: perché chi tradisce il corpo, non ne conosce l’anima.
Tradire è mostrare la propria ignoranza: perché chi tradisce il corpo, non ne conosce l’anima.
Non serve a nulla urlare, chi non vuole capire non sentirà mai nemmeno il più…
Credo che non esistano metodi più amabili di un sorriso per ospitare qualcuno.
Tutti i malefici del mondo non bastano a trasformare il disegno di Dio da oscenità e male, a bene e virtù. Salvare i propri servi dalle loro azioni vili non ha senso, come non ne ha avuto commissionare lo stesso assassinio come avvenne per Ida Dalser, perché il fascio del Cristo, discendende di Re Davide, non abbia più ostacoli, per prendere il destino di quello che si uccide, mangiandone il bene per la conquista e la rovina di tutto, rovina perché solo l’apparenza può cambiare, ma non la natura. Nella tristezza di quello che passa e più non torna, si possono solo vedere macerie e morte, tra le mura splendenti e poderose, un regno esteriormente saldo, ma c’è una diafana sostanza appena sotto l’apparenza vigorosa, e vani canti verso il cielo si odono nella culla della morte, “conquista”, “conversione” dicono gli angeli alle stelle, che tremanti o divertite si nascondono, forse nel luogo oltre la notte conosciuto solo a loro. Sotto, un mondo ormai sconfitto, moltiplicato con la macellazione, piegato all’insania, ingordigia e invidia di Dio e gli apostoli del figlio: la nuova terra dei guardiani celesti.
La natura ingrata dell’anima ha reso la creatura umana avida di variazioni illimitate nel modo di vivere.
Basta un breve momento di dolcezza per acquietare l’anima.
L’anima, senza occhi per vedere e bocca per parlare, ma capace di volare, in mondi infiniti e sconosciuti e di penetrare in cuori perduti.