Andrea De Candia – Anima
I denti sono come tasti: vi suona la mia lingua ogni volta che la bocca vuol soffiare sotto l’arco del palato, quando anche l’ugola non sente l’arsura, ma vuole respirare il fresco gelo del mondo.
I denti sono come tasti: vi suona la mia lingua ogni volta che la bocca vuol soffiare sotto l’arco del palato, quando anche l’ugola non sente l’arsura, ma vuole respirare il fresco gelo del mondo.
La poesia è musica dell’anima, un suono capace di arrivare oltre il respiro.
Quando tutte le parole sai che non ti servono più. Allora ti cerchi nella tua anima. Mentre le parlo sottovoce ascolto ascolto i miei pensieri stanchi.
E come vai avanti bene, se non fai di tutto per dimenticare il passato? Fanne un fagotto dei tuoi fallimenti passati e del tuo dolore, ma non caricartelo sulle spalle, abbandonalo per strada e non preoccuparti, non lo raccoglierà nessuno, solo così potrai contare su un futuro luminoso.
Anima vagabonda, tu passeggi come nuvola leggera negl’infiniti cieli, tu anima vagabonda, che cerchi un porto per le tue radici, tu che flutti leggera, vestiti di colori d’arcobaleno, e vaga vaga senza paura nei cieli infiniti, tu anima vagabonda che cerchi nuove distante, in te anima vagabonda vive l’infinito, in te il volo leggero di un gabbiano, in te l’amore infinito ‘ di un arcobaleno, vestiti tu anima vagabonda indossa i colori più belli e vaga nei cieli infiniti, vola leggera anima vagabonda non temere l’infinito, tu, tu che cerchi disperata un porto per le tue radici, tu anima vagabonda che radici cerchi e radice non sei!
Coltivatevi l’anima. Non fate come le piante grasse che marciscono dal di dentro.
La pioggia arriva quando ha paura che la si stia dimenticando.