Claudio Visconti De Padua – Anima
Avevano le stesse onde di frequenza, ecco perché si sentivano a distanza, si corteggiavano, si programmavano, schivando chi non era in potere di interferire, erano le anime nostre!
Avevano le stesse onde di frequenza, ecco perché si sentivano a distanza, si corteggiavano, si programmavano, schivando chi non era in potere di interferire, erano le anime nostre!
Sono un consumatore seriale di sogni.
Ogni pensiero va pensato prima con la mente e poi con il cuore per poter creare la magia dell’amore.
È passata una settimana, forse più, non ti ho più rivista in quel posto che non so, ero abituato a infilarmi nel letto e ad apprestarmi a dormire affinché ti sognassi! Chissà sarà vero che quando smetti di sognare la persona che desideri è perché presto l’abbraccerai, intanto ho l’anima che vaga tremula in cerca di te!
Ti metto a contare i fatti ed è così deprimente. Posso mangiare solo cibi per poppanti. La mia migliore amica si è scopata il mio fidanzato. Il mio fidanzato mi ha quasi accoltellato a morte. Ho dato fuoco a una casa e per tutta la notte sono andata in giro puntando un fucile contro gente innocente. Mio fratello che odio è tornato dai morti per mettermi in secondo piano. Sono un mostro invisibile, e sono incapace di amare. Non si sa cosa sia peggio.
Dall’esterno di una casa si possono capire tante cose. Soprattutto l’anima che la abita.
Vagavo nel buio della vita, in notti senza stelle! Inattesa folgore a scoprire vergini orizzonti; quella luce nelle tue pupille come un faro sulla fredda burrasca, a darmi guida su acque tumultuose! Tutt’intorno l’oscuro m’accerchiava, quella luce che io d’un tratto vidi spalancò le porte del mio cuore; Quella notte approdai da fosche nebbie nel porto dell’anima del mio amore!