Concetta Antonelli – Anima
Con me stessa sono meno tollerante che con gli altri.
Con me stessa sono meno tollerante che con gli altri.
Stanotte, seguendo un ragionamento sillogistico, pensai: tu mi fai piangere, la tristezza fa piangere, quindi tu sei la tristezza… Poi pensai che anche la troppa felicità fa piangere, quindi sei la felicità, la mia felicità… Poi pensai invece che anche la cipolla fa piangere, bè li entrai in confusione e feci il sillogismo del mio ragionamento sillogistico: la tristezza fa piangere, la felicità fa piangere, quindi il pianto è dolore e gioia! Per quanto riguarda la cipolla, l’ho mangiata!
Ci sono fili che non tagli, non spezzi. Puoi usare forbici, coltelli o pesanti scuri, ma non li recidi. Ci saranno momenti in cui arriverai a pensare di esserti finalmente liberata. Ma basterà una piccola sensazione, sottile e leggera come un alito di vento, così lieve da passare quasi inavvertita, per capire che il legame c’è, che quel filo ti tiene ancora unita e che senti di nuovo ciò che vorresti non percepire più… Perché quello che senti non è tuo, non ti appartiene. Quello che provi è suo, perché lui scorre ancora libero dentro di te.
Possa il viandante che è nell’animo di ogni uomo, percorrere velocemente la strada che divide…
Nei tuoi occhi ho trovato quello che cercavo: la luce in fondo al tunnel del mio dolore.
Girandosi di colpo mi chiese:”Piccola, ma te chi sei?”Mi voltai lentamente e risposi allontanandomi:”Non so… non sono mai solo lacrima, e mai solo sorriso”…”Parole dal silenzio”
Quando è l’anima a parlare, il mondo resta in silenzio ad ascoltare.