Emily Dickinson – Anima
I narcotici non possono calmare il dente che rode l’anima.
I narcotici non possono calmare il dente che rode l’anima.
Non esiste un’anima senza peccato o forse non esiste il peccato senza un’anima libera.
Anche per oggi non si vola…
Sono le azioni che spiegano l’anima e fanno muovere il destino. Non le parole. Un vero brutto colpo per chi crede di possedere la parola che crea dal nulla. Dio e cristo, il bianco e il rosso, o il nero e il rosso, che in fondo sono due stati di vita non molto diversi, segno degli apostoli del male, poveri esseri deviati, che divorano, squartano, macellano cuori, deportano, per costruire un regno, per creare una razza dagli innocenti assassinati, dalla bellezza invidiata, dall’intelligenza che li terrorizza e li ostacola. Conquistatori e soverchiatori di mondi, per liberarsi del bene e divorarlo, eliminare verità scomode, com’è natura immutabile del male che rappresentano. Quello che entra in circolo non cambia la natura, anzi da origine a mutazioni e malattie imprevedibili, nel ciclo vitale mutato per interesse, non per necessità. Per curare e sostenere questa abbondanza divorata, Dio e i suoi dovranno continuare ad uccidere, fino all’annullamento di tutto il Cosmo, in un tempo infinito, sotto la ferocia del tornaconto mascherata da giustizia.
Gli sguardi che toccano l’anima hanno gli occhi che ardono di dolore.
Vender l’anima al diavolo per non ammalarmi di quel male che voi chiamate amore.
Ho lasciato un pezzo della mia anima in un posto dove non potrò più tornare indietro per prenderla, e con essa i miei sogni.