Anna Maria D’Alò – Arte
L’arte non appartiene a chi la crea, ma è un dono di chi la sa guardare.
L’arte non appartiene a chi la crea, ma è un dono di chi la sa guardare.
La differenza tra me ed un pazzo?… È che io non sono pazzo.
Chissà come ci resterebbe un compositore se io, a sua insaputa, cambiassi una sola nota della sua composizione senza nemmeno avere la buona coscienza di avvisarlo.Chissà come ci resterebbe un pittore se io, a sua insaputa, mi permettessi di rovinare con delle macchie di colore la sua opera d’arte.Un vero artista deve essere prima di tutto una persona onesta e capace di rispetto, se vuole meritarsi veramente il titolo di Artista.Ormai, in questo mondo la gente se ne frega, fa quello che gli pare, ciò che gli conviene, senza curarsi minimamente delle persone e della loro sensibilità.Oggi mi sento davvero profondamente delusa, mi fido ancora meno di chiunque.Ma ho imparato un’altra lezione di vita, prima di inviare una mia opera, che sia un testo o un dipinto, assicurerò il tutto rivolgendomi ad un notaio almeno per tutelare ciò che è frutto della mia creatività.Si sbaglia per ingenuità, per la fiducia che si dona alla gente, ma questa è l’epoca in cui è meglio donare sfiducia per non rimanere fregati.
Ricominciare è anche soffrire, ma fermarsi è morire.
L’amore è come un temporale in un cielo terso: tuona con il suo fragore, abbaglia con la sua luce e scatena la tempesta, ma lascia sempre un arcobaleno dopo il suo passaggio.
Le persone che all’inizio ti sembrano grandi, poi ti accorgi che, man mano le conosci, diventano sempre più piccole ai tuoi occhi.
Non c’è amore senza dolore, non c’è vita senza travaglio, non c’è alba senza la notte. Il ventre della gioia è sempre fecondato dalla fatica, dalla sofferenza, per essere infine partorita dopo il travaglio del buio, del dolore nella luce.