Francesco Avella – Ateismo
Ci sembra normale tutto ciò che non ci sorprende e che rientra nei comportamenti a noi comuni, ed è anche per questo motivo che molti credono ancora in Dio, perché crederci rientra ancora nella normalità.
Ci sembra normale tutto ciò che non ci sorprende e che rientra nei comportamenti a noi comuni, ed è anche per questo motivo che molti credono ancora in Dio, perché crederci rientra ancora nella normalità.
Chi si qualifica ateo è uno che non crede nemmeno in se stesso.
Le religioni non possono rilasciare biglietti per il paradiso!
Vorrei che la razionalità si incarnasse sotto le sembianze di una donna, così finalmente i credenti verrebbero condannati all’ergastolo, per tutte le volte che l’hanno stuprata.
Così come un cristiano ha diritto di vivere da cristiano, un ateo ha diritto di vivere da ateo e, di conseguenza, non deve essere costretto a sottomettersi ai valori cristiani. Quando i religiosi la smetteranno di imporre i loro valori medioevali basati sul personaggio immaginario chiamato “Dio”, gran parte degli atei infervorati si daranno una calmata.
Chissà se alla fine l’ateo rimane tale anche all’avvicinarsi della morte, e non si faccia convincere dalla paura che nella fede è meglio credere.
Preferisco credere in qualcosa che esista, che in qualcosa che fingono di far credere che esista.