Alexandre Cuissardes – Bacio
Il sei di luglio viene chiamato la giornata dei baci, ma in realtà è semplicemente l’unico giorno in cui i baci di giuda si riposano.
Il sei di luglio viene chiamato la giornata dei baci, ma in realtà è semplicemente l’unico giorno in cui i baci di giuda si riposano.
Già con un sorriso mi rendi pazzo, pensa con un bacio cosa sarei.
Per troppi ormai è diventato più importante trovare parole convincenti per sapersi difendere e poter replicare alle contestazioni piuttosto che preoccuparsi di fare bene il proprio lavoro.
Ho sempre sognato Cagliostro, ultimamente. Non mi meraviglia che attraverso la meditazione mi stia abbracciando, come non mi meraviglia che sognando ci baceremo sognando.
Quel tuo bacio ha fatto tremare il cuore.
È incredibile che esista un paese dove c’è chi per sperare di avere giustizia domani sia costretto a giustiziarsi oggi.
Un’incredibile voglia di abbracciarti, sfiorarti, stringerti forte a me, perdermi in uno dei nostri magnifici baci, pieni, pieni di noi, pieni del nostro amore, del nostro essere. Uno dei quei baci che ti fa vivere un istante come fosse eterno, senza tempo, e dove le lancette del tempo sono solo i nostri cuori, e dove sono solo loro, i nostri battiti, a scandire il tempo di ogni secondo che passa, e dove i nostri baci non hanno limiti ma semplicemente sono infiniti.