Francesca Berger – Carità
Quando perdiamo l’uso della preghiera, della compassione e della comprensione perdiamo per sempre l’essenza della nostra vera anima.
Quando perdiamo l’uso della preghiera, della compassione e della comprensione perdiamo per sempre l’essenza della nostra vera anima.
La carità è silenziosa, la chiassosa è sola vanità.
La carità è borghese, è un costume rabberciato, indossato per l’occasione, squallida come un signorotto che si toglie i guanti nel bel mezzo della piazza, mette le mani in tasca e lascia scivolare qualche spiccio nel cappello del barbone, guardandosi bene dallo stringere la mano o toccarlo. La carità è una beffa, sostituisce gli stati sui diritti che dovrebbe assicurare, ma non sostituisce la dignità e assicura lunga vita ai disonesti.
La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà.
L’invidia è come l’edera: si arrampica a noi, ci ricopre e si avviluppa. Essa va dissolta con potenti veleni.
Ognuno di noi ha una casa, ogni giorno dobbiamo ringraziare Dio per ciò che ci…
Il tormento degli esseri umani, uniti dalla stessa sorte, coniugati nel tempo. Dispensatori di pensieri, di amore, di sofferenze, correggono i loro umili errori nel corso degli anni, raggiungendo la fine di una vita.