Michela Capriello – Cielo
Non bisogna odiare la pioggia, perché è la voce del cielo, il suo modo di comunicare alla terra, che purtroppo è distante da lui.
Non bisogna odiare la pioggia, perché è la voce del cielo, il suo modo di comunicare alla terra, che purtroppo è distante da lui.
Lassù, dove il cielo inizia, la magia delle stelle ci accarezza.
Un cielo ricamato di stelle: custode dei sogni e delle tante promesse d’amore sussurrate.
Quando l’ultima nuvola scivolò via dalla luna, l’ombra dell’uomo si allungò come se sgorgasse dalla terra. Un filo d’acqua scorreva tenace nel greto screpolato del fiume, e non faceva più rumore di un respiro.
Se mi levate il tramonto perdo come minimo cinque chili di malinconia.
I nostri avi ci ricordano che si può essere felici solo osservando le stelle.
Ma chi può tollerare di sapere quali stelle sono già morte? C’è qualcuno al mondo…