Marghy Ferrara – Comportamento
Non voglio che un giorno tu debba rimangiarti le parole, mi accontento che ti vadano tutte di traverso.
Non voglio che un giorno tu debba rimangiarti le parole, mi accontento che ti vadano tutte di traverso.
I pazzi sono il buco nero delle nevrosi dell’umanità.
Ci si scioglie come neve, al sole di un complimento.
Sono talmente stufa che mi mangerei un albero intero.
Facile puntare il dito, troppe volte mi sono sentita dire “avresti dovuto far così” oppure “io avrei fatto così”, se tutti avessimo gli stessi pensieri e lo stesso carattere forse non ci sarebbero incomprensioni, quello di cui sono certa è che sono stanca di belle prediche da parte di chi cerca sempre la ragione.
La dolcezza si cela nelle parole di chi le pronuncia. Si cela dietro sorrisi di una fragilità che disarma ed emoziona. La dolcezza è una mano sul cuore, ed è fatta della stessa sostanza che forma i sogni. È una luce soffusa che (ri)splende nelle tenebre di questa oscura realtà, chiamata vita. Non è fatta di promesse che restano lì appese ad filo chiamato “forse domani”. La dolcezza si forma di anima, si nutre di gesti e di eternità. Si forma di cuore, in un destino che è tutto da compiersi, nel coraggio di donare, senza nulla chiedere.
La critica è l’unica forma di pensiero che obbliga chi la riceve a fare di meglio, senza critica non si avrebbe l’emancipazione raggiunta oggi, ma saremmo ancora all’invenzione della ruota.