Fabio Privitera – Abbandonare
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
Ci conoscemmo così profondamente da dimenticare chi eravamo stati l’uno per l’altra, e da perdere di vista quell’idea di eternità che avevamo accarezzato mentre ci eravamo ancora ignoti.
Ho un’altra donna, sono diventato gay, mi faccio frate, mi trasferisco in Groenlandia, voglio dedicarmi…
La lontananza fa dimenticare anche persone care.
Io: Perché, c’è qualcosa che vuoi dirmi?Lei: Si, io… Cioè no, io… è solo che… non è così semplice…Io: Non capisco. Da quand’è che io sono quello che riesce a parlare e tu quella a cui mancano le parole?Lei: No, hai ragione, e mi dispiace…Io: Sai quello che provo… Quindi la prossima mossa è tua. Prendi una decisione o lasci… ami in pace.
Ho rinunciato a te perché era giusto così ma non chiedermi di rinunciare a ciò…
Credi sia facile inchiodarmi l’anima? Sei solo una pietra lanciata nel vuoto, la tua vita…
Quando si comincia qualcosa c’è sempre un misto di ansia ed entusiasmo che avvolgono il sentimento di curiosità che accompagna il cambiamento. Entrambi, ansia ed entusiasmo, spingono verso il polo di tale principio, come l’equilibrio tra le correnti e l’umidità al principio delle nuvole.