Claudio Visconti De Padua – Abbandonare
Non si era mai chiesto se le donne che aveva amato fossero giuste! Non si era mai posto questa domanda. Forse erano tutte donne giuste che avevano incontrato un uomo sbagliato!
Non si era mai chiesto se le donne che aveva amato fossero giuste! Non si era mai posto questa domanda. Forse erano tutte donne giuste che avevano incontrato un uomo sbagliato!
Io non mi sento terreno, cioè quando osservo questo mondo è come se vedessi una grande recita fatta da crudeli attori.
È nella solitudine che l’anima schiude le sue ali e vola libera nei sogni e nelle speranze.
Ecco cosa dovrò fare: vivere ogni giorno come fosse l’ultimo, non preoccuparmi del domani perché ogni giorno avrà la sua dose di ansia, mi accontenterò del necessario presente evitando di bramare l’abbondanza del domani. Eviterò di anelare a cose che non sono necessarie, guarderò un fiore, la luna o le stelle, l’infinita bellezza del creato visibile a tutte le anime. Camminerò in viali alberati tra profumi di fiori e erba selvatica, lascerò cadere come foglie secche pensieri negativi, osserverò il fluire del fiume e lancerò su di esso le mie ambizioni, calpesterò sui viali l’erba secca così ignorerò i giudizi degli altri. Accenderò più sorrisi e spegnerò ogni fiamma di rabbia, non accumulerò null’altro, farò più doni e concederò al mio tempo anime nel bisogno. Ecco cosa farò: dare me stesso per gli altri senza sapere cosa gli altri faranno per me. Solo così non avrò respirato invano, solo così avrò speso il mio tempo senza scempio.
Io ne ho visti di visi, occhi e sguardi, ma tu sei bella in un…
Entravi e mettevi ordine nella mia anima! Uscivi e ogni cosa che vedevo e sentivo era in disordine!
Chi ha perso il suo lusso difficilmente accetterà di accontentarsi.