Antonio Belsito – Abiti
Bisogna mettersi a nudo per capire la verità di un vestito.
Bisogna mettersi a nudo per capire la verità di un vestito.
In una donna di classe non è l’abito a vestirla, ma è lei che veste…
Scrivo e leggo, leggo e scrivo. Le emozioni spingono la mia penna e muovono i miei arti. Più scrivo e più voglio scrivere; il mio cervello sembra non volersi fermare e il mio cuore continua a dettare. Mi rivedo in questi righi larghi, paralleli: in ogni rigo sono sempre io ma ogni rigo è, anche, un me diverso. Scrivere è parlare e parlarsi.
Io non abbraccio stringendo se nessuno mi stringe abbracciandomi; è proprio nella reciprocità che si…
La classe non è nell’abito che indossi.
Guardare, sfiorare, ricordare: uno sguardo è proprio così, è una carezza che diviene ricordo. Capita di incrociare uno sguardo e capita, anche, che questo diventi desiderio. Sembra più sogno che realtà, sembra sfuggente. È un semplice sguardo che si allontana man mano che ti avvicini; è distante e, forse, difficile da ritrovare. Allora, ne cerchi un altro per non sentirti solo, per essere in compagnia, per rivivere, almeno, l’emozione dello sguardo. Capita che un semplice sguardo diventi parola, che la parola diventi emozione, che l’emozione ricordi lo sguardo.
È la pelle dell’orso che vesto ogni giorno, perché in un mondo di belve affamate, quella d’agnello avrebbe vita breve.