Stefano Andreani – Abitudine
Per quelli come me quando ti piace qualcuno è istintivamente normale non avere occhi per nessun’altra, mentre per altri sono solo parole e a volte neppure quelle.
Per quelli come me quando ti piace qualcuno è istintivamente normale non avere occhi per nessun’altra, mentre per altri sono solo parole e a volte neppure quelle.
Si può, soffrendo, convivere con la malattia ma non col dolore; esso toglie la voglia…
Mi chiedo perché continuo a ricordare quasi ossessionato, quasi come non avessi avuto di meglio nella mia vita che un sogno infranto, neppure vissuto. Tutto ciò ha qualcosa che mi sfugge e non mi fa capire il perché. Già… un perché sembra una domanda così stupida, ma a volte racchiude una vita dentro di sé.
I silenzi dell’anima spesso giungono quando non se ne vuol fare una ragione.
Come si fa ad essere sicuri di cosa sia in fondo giusto o sbagliato, bene o male? alla fine si riduce tutto solo a una questione di punti di vista che distorcono la realtà ognuno a modo suo. Ma anche se si potesse avere una visione nitida, essere ottimisti e vederne solo il lato positivo o negativo sarebbe comunque sbagliato, come in fondo giudicare le persone senza sapere cosa hanno passato o stanno passando nella loro vita o al contrario sapendolo, sarebbe sempre un pensiero influenzato o in un certo senso guidato, non puro. In tutto questo sono certe sensazioni che proviamo, a volte dei veri e propri flash che ci avvisano di un errore imminente, una situazione di pericolo, una persona affine, ma spesso non vengono colti perché talmente brevi che non abbiamo neppure il tempo di metabolizzare o di ascoltare. Eppure sono grida dell’anima, di noi stessi, e se non siamo in grado di ascoltare noi stessi, come possiamo essere in grado di ascoltare gli altri!?
Ammazzare o essere ucciso? Scegliere e cercare di sopravvivere.Questa è la vita per noi banditi di strada…
L’uomo si abitua a tutto, persino ad uccidere.